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Wooflash all’Università di Padova

In un’epoca in cui l’attenzione degli studenti è sempre più frammentata ed i metodi didattici tradizionali faticano a coinvolgere, l’innovazione digitale diventa un alleato fondamentale per docenti e istituzioni accademiche.

Proprio per esplorare queste possibilità, l’Università di Padova ha ospitato un interessante confronto nell’ambito dei WooTalk, una serie di incontri dedicati all’evoluzione della didattica attraverso strumenti digitali. Protagonista di questa terza edizione è stata la Prof.ssa Alejandra Chavarria Arnau, docente di Archeologia Medievale, che ha raccontato la sua esperienza con Wooflash, una piattaforma che sta rivoluzionando il modo di insegnare ed apprendere.

La sfida della didattica oggi: coinvolgere gli studenti in modo attivo

La Prof.ssa Chavarria insegna in un corso triennale con oltre 100 studenti, un contesto in cui mantenere alta la partecipazione non è semplice.

"Se non rendi gli studenti protagonisti, il vero protagonista diventa il cellulare."
"Passano il tempo a guardare chissà cosa invece di seguire la lezione. Per questo ho adottato un approccio di didattica attiva."

Il suo metodo si basa sulla flipped classroom (lezione capovolta):

  • Prima della lezione: gli studenti studiano materiali (video, letture, slide) caricati su Moodle.
  • Durante la lezione: il tempo in aula è dedicato a discussioni, esercitazioni ed approfondimenti.

In questo contesto, Wooflash è diventato uno strumento essenziale per stimolare l’interazione e verificare la comprensione in modo dinamico.

Wooclap vs. Wooflash: due strumenti, due filosofie diverse

L’Università di Padova utilizza già da tempo Wooclap, una piattaforma per quiz e domande live molto apprezzata dai docenti. Ma Wooflash introduce una novità radicale:

  • Con Wooclap, il docente prepara le domande e gli studenti rispondono.
  • Con Wooflash, sono invece gli studenti a creare domande e risposte, diventando così attori del loro apprendimento.

Come funziona Wooflash nel concreto?

1. Primo esercizio: "Fate una domanda"

La Prof.ssa Chavarria assegna un tema e chiede agli studenti di creare una domanda.

  • Risultato iniziale: il 90% delle domande è mal strutturato, troppo complesso o ambiguo.
  • Perché è utile? Perché permette di identificare subito le lacune e lavorare su di esse.

2. Feedback immediato e miglioramento

Ogni domanda viene approvata, corretta o rifiutata dalla docente, con spiegazioni dettagliate:

"Questa domanda è troppo vaga, prova a riformularla in modo più specifico.
"Hai scelto un formato a risposta aperta, ma sarebbe più efficace una multipla choice."

3. Discussione in aula e apprendimento collaborativo

Le domande migliori vengono condivise con tutta la classe, generando dibattiti e approfondimenti.

"Chiedo: 'Secondo voi questa domanda è ben fatta? Come la migliorereste?'"
"Spesso emergono spunti che nemmeno io avevo considerato."

4. Ripasso e autovalutazione

Dopo qualche settimana, gli studenti rispondono alle domande create dai compagni, consolidando così i concetti chiave.

"A fine corso minaccio (scherzosamente) di usare le loro stesse domande per un esame a sorpresa. Così si impegnano ancora di più!"

I vantaggi di Wooflash: perché i docenti dovrebbero provarlo?

  1. Migliora la qualità delle domande
    Gli studenti imparano a formulare interrogativi precisi, una competenza cruciale nello studio e nel mondo professionale.
  2. Aumenta il coinvolgimento
    Creare domande li rende più consapevoli dei contenuti e più partecipi durante le lezioni.
  3. Facile da integrare
    Wooflash è collegato a Moodle, quindi non richiede login aggiuntivi.
  4. Feedback in tempo reale
    I docenti possono correggere e guidare gli studenti passo dopo passo.
  5. Adatto a tutte le discipline
    Funziona bene sia per materie umanistiche che scientifiche.

Le sfide e come superarle

1. L’uso di ChatGPT per generare domande

Alcuni studenti hanno provato a usare l’IA per creare domande, ma la Prof.ssa Chavarria ha trovato una soluzione:

"Incoraggio domande con immagini o mappe, più difficili da automatizzare. Inoltre, mostro come anche ChatGPT a volte sbaglia!"

2. Il tempo richiesto per correggere

"All’inizio arrivano decine di domande da approvare, ma con il tempo il sistema si autoregola. E ne vale la pena."

Perché Wooflash è il futuro della didattica universitaria?

La testimonianza della Prof.ssa Chavarria dimostra che Wooflash non è solo un tool tecnologico, ma un cambiamento di approccio:

  • Trasforma gli studenti da recettori passivi a co-creatori del sapere.
  • Rafforza competenze trasversali come il pensiero critico e la capacità di sintesi.
  • Rende le lezioni più dinamiche e meno nozionistiche.

"All’inizio ero scettica, ma ora non tornerei indietro. I miei studenti sono più preparati, più sicuri e più motivati. E, soprattutto, hanno imparato a fare domande intelligenti, che è una delle abilità più preziose che possiamo insegnare."

Vuoi portare Wooflash nella tua università o scuola?

Se sei un docente o un responsabile didattico interessato a innovare la tua metodologia, Wooflash offre un approccio scientifico, coinvolgente e misurabile.

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Autore

Wooclap

Il team Wooclap

L'apprendimento non è mai stato così divertente ed efficace

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