24.04.2025 • 4 minuti
In un’epoca in cui l’attenzione degli studenti è sempre più frammentata ed i metodi didattici tradizionali faticano a coinvolgere, l’innovazione digitale diventa un alleato fondamentale per docenti e istituzioni accademiche.
Proprio per esplorare queste possibilità, l’Università di Padova ha ospitato un interessante confronto nell’ambito dei WooTalk, una serie di incontri dedicati all’evoluzione della didattica attraverso strumenti digitali. Protagonista di questa terza edizione è stata la Prof.ssa Alejandra Chavarria Arnau, docente di Archeologia Medievale, che ha raccontato la sua esperienza con Wooflash, una piattaforma che sta rivoluzionando il modo di insegnare ed apprendere.
La Prof.ssa Chavarria insegna in un corso triennale con oltre 100 studenti, un contesto in cui mantenere alta la partecipazione non è semplice.
"Se non rendi gli studenti protagonisti, il vero protagonista diventa il cellulare."
"Passano il tempo a guardare chissà cosa invece di seguire la lezione. Per questo ho adottato un approccio di didattica attiva."
Il suo metodo si basa sulla flipped classroom (lezione capovolta):
In questo contesto, Wooflash è diventato uno strumento essenziale per stimolare l’interazione e verificare la comprensione in modo dinamico.
L’Università di Padova utilizza già da tempo Wooclap, una piattaforma per quiz e domande live molto apprezzata dai docenti. Ma Wooflash introduce una novità radicale:
La Prof.ssa Chavarria assegna un tema e chiede agli studenti di creare una domanda.
Ogni domanda viene approvata, corretta o rifiutata dalla docente, con spiegazioni dettagliate:
"Questa domanda è troppo vaga, prova a riformularla in modo più specifico.
"Hai scelto un formato a risposta aperta, ma sarebbe più efficace una multipla choice."
Le domande migliori vengono condivise con tutta la classe, generando dibattiti e approfondimenti.
"Chiedo: 'Secondo voi questa domanda è ben fatta? Come la migliorereste?'"
"Spesso emergono spunti che nemmeno io avevo considerato."
Dopo qualche settimana, gli studenti rispondono alle domande create dai compagni, consolidando così i concetti chiave.
"A fine corso minaccio (scherzosamente) di usare le loro stesse domande per un esame a sorpresa. Così si impegnano ancora di più!"
Alcuni studenti hanno provato a usare l’IA per creare domande, ma la Prof.ssa Chavarria ha trovato una soluzione:
"Incoraggio domande con immagini o mappe, più difficili da automatizzare. Inoltre, mostro come anche ChatGPT a volte sbaglia!"
"All’inizio arrivano decine di domande da approvare, ma con il tempo il sistema si autoregola. E ne vale la pena."
La testimonianza della Prof.ssa Chavarria dimostra che Wooflash non è solo un tool tecnologico, ma un cambiamento di approccio:
"All’inizio ero scettica, ma ora non tornerei indietro. I miei studenti sono più preparati, più sicuri e più motivati. E, soprattutto, hanno imparato a fare domande intelligenti, che è una delle abilità più preziose che possiamo insegnare."
Se sei un docente o un responsabile didattico interessato a innovare la tua metodologia, Wooflash offre un approccio scientifico, coinvolgente e misurabile.
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Autore
Il team Wooclap
L'apprendimento non è mai stato così divertente ed efficace
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