16.04.2025 • 3 minuti
Tra le numerose sfide che il mondo dell'istruzione superiore deve affrontare, c'è quella di creare un legame continuo con gli studenti. Un dato di fatto è evidente: tra il tempo trascorso a seguire le lezioni di un professore e l'esame, gli studenti rimangono spesso lasciati a sé stessi. Una situazione che, in tempi di crisi, può avere conseguenze devastanti sul benessere degli studenti e portare all'abbandono scolastico in un contesto di insegnamento completamente a distanza o ibrido.
In questo contesto, abbiamo parlato con il Professor Ortega Deballon, Professore di medicina presso l'UFR di Scienze della Salute dell'Università della Borgogna, sull'utilità di uno strumento come Wooflash.
Professor Ortega Deballon (P.O.D.): Ho scoperto Wooflash nella primavera del 2020 durante una formazione su Wooclap. Wooflash ci ha proposto una partnership con l'Università della Borgogna: testavamo Wooflash e fornivamo feedback sul suo utilizzo. Quindi, utilizzo Wooflash da settembre con i miei studenti. Nell'UFR, ci sono in totale 5.000 studenti in scienze della salute, e io insegno in tutti gli anni di medicina tranne il primo. Il che significa un totale di 2.000 studenti!
Oltre agli aspetti pedagogici, Wooflash mi ha permesso di essere presente nella vita degli studenti. Ho potuto avere un contatto personale con loro che non avrei avuto senza Wooflash, e che ho particolarmente apprezzato nel contesto della pandemia e del coronavirus.
Wooflash funge da "anello intermedio" tra la lezione e l'esame, creando al contempo un nuovo legame con gli studenti.
Professor Ortega Deballon
P.O.D.: Utilizzo Wooflash per verificare che alcune conoscenze di base siano acquisite, per fare esercitazioni e per spingere i miei studenti ad approfondire. Le mie lezioni in presenza sono state trasformate in corsi su Microsoft Teams, e abbiamo potuto utilizzare altri strumenti come Wooclap, Wooflash e Moodle per assicurarci che gli studenti stessero studiando nel modo giusto.
Personalmente, ho utilizzato molto Wooflash per gli studenti del secondo anno e del sesto anno che si preparano per gli ECN (Épreuves Classantes Nationales), il cui risultato finale permette loro di scegliere la specialità per l'internato (chirurgia, radiologia, ecc.). Per gli studenti del secondo anno, che seguono una pedagogia inversa, Wooflash serve a verificare le conoscenze acquisite. Per quelli del sesto anno, creavo dei QCM simili a quelli che avrebbero trovato negli esami.
P.O.D.: Gli studenti del secondo anno aderiscono molto bene a Wooflash e hanno persino chiesto più corsi! Sono giovani e aperti alla novità. Wooflash permette loro di mantenere un legame con l'insegnante e si sentono rassicurati esercitandosi sulla piattaforma.
Quando annuncio un corso Wooflash su Microsoft Teams, ottengo più di 200 like!
Professor Ortega Deballon
Quando gli viene chiesto quali siano i punti di forza di Wooflash, il Professore Ortega Deballon ne evidenzia tre: la diversità delle domande, la flessibilità dell'apprendimento e, naturalmente, la creazione di un legame con lo studente
P.O.D.: Direi innanzitutto la diversità dei tipi di domande. Non ci sono solo QCM! Si possono fare abbinamenti, "Trova sull'immagine" (immagini cliccabili), che piacciono molto in medicina. È molto più completo rispetto a strumenti che offrono solo QCM. Inoltre, gli studenti sono liberi di esercitarsi quando vogliono e quante volte desiderano. C'è poi un valore pedagogico aggiunto con il feedback del professore una volta che lo studente ha risposto alla domanda. Infine, Wooflash permette di mantenere un legame con lo studente, evitando che si senta perso e isolato: in questo momento, gli studenti si sentono facilmente soli, abbandonati, "lasciati indietro". Wooflash crea degli anelli intermedi tra il momento in cui l'insegnante ha svolto la sua lezione e la verifica che l'informazione è stata assimilata, ovvero l'esame. Si possono così chiarire argomenti, tornare su punti importanti o aggiuntivi, il che è fondamentale dal punto di vista pedagogico e relazionale.
P.O.D.: Sono un insegnante appassionato del mio lavoro, amo molto quello che faccio. Tutti gli strumenti che ho scoperto negli ultimi due anni, come Wooflash, Wooclap e Microsoft Teams, mi hanno fatto ripensare al mio ruolo di insegnante in modo favorevole e benefico per lo studente. Questi strumenti permettono una diversificazione delle forme di insegnamento, il che è di per sé una fonte di motivazione per lo studente. Credo che strumenti come Wooflash favoriscano evoluzioni molto positive e permettano di riflettere sul ruolo dell'insegnante, in particolare sul suo rapporto con lo studente, creando un legame più forte.
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